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Giamaica, cosa visitare


Kingston
Capitale della Giamaica, collocata sulla costa sud orientale dell'isola, nel mezzo di una baia naturale ai piedi delle Blue Mountains, è il cuore pulsante dell'isola e il suo centro culturale e commerciale.
Questa frenetica metropoli fu fondata nel 1692, dopo che la vecchia capitale Port Royal venne distrutta da un terremoto.
Kingston non è una meta turistica visto che risente di una cattiva nomea che oscura le sue numerose attrattive soprattutto dal punto di vista artistico.
Camminando tra le georgiane o moderne c'è molto da vedere: la grande ed eccentrica Devon House, esempio di architettura del ?900; la King's House, antica residenza del governatore che venne costruita nel 1765; il National Heroes Park, dedicato agli eroi nazionali e il Sir William Grant Park, nel centro di Down Town, dedicato al leader dei laburisti del 1938 e luogo di ritrovo degli abitanti di Kingston.
Alcuni isolati a ovest si trova la National Gallery, che espone opere giamaicane dagli anni '20 del XX secolo a oggi, tra cui una bella collezione delle sculture di Edna Manley.
Il luogo più visitato dai turisti è il Bob Marley Museum, allestito proprio presso la casa della star del reggae. All'interno sono custoditi vari cimeli della vita dell'artista: dalla chitarra a forma di stella a fianco del letto ai fori delle pallottole penetrate dal muro posteriore durante un attentato avvenuto nel 1976 sino all'albero sotto il quale Marley fumava la ganja e suonava la chitarra.
Per gli amanti dello sport c'è il complesso sportivo ex-coloniale del Linguanea Club e i campi da cricket al Sabina Park.
Gran parte degli alberghi economici si trova nel lato meridionale di New Kingston, al contrario nel centro della capitale ci sono gli alberghi lussuosi.

Ocho Rios
Si trova in un'ampia conca circondata da lussureggianti colline e si affaccia su una grande spiaggia a forma di conchiglia denominata Turtle Beach e su una baia protetta dalla scogliera corallina.
Se le rumorose attrazioni di Turtle Beach possono sembrare esagerate, verso est ci sono delle spiagge meno frequentate. Fern Gully, è una gola sinuosa che si snoda per circa 5 km nel canyon scavato da un antico corso d'acqua.
Gli alberi formano una sorta di volta filtrando la luce. Le Dunn's River Falls sono le più spettacolari e famose cascate dell'isola. Immerse nella lussureggiante foresta pluviale, sono costituite da scalini calcarei che degradano per 180 m fino alla spiaggia, formando una serie di laghetti dove ci si può tranquillamente immergere.
Circa 1,5 km a ovest, vi sono anche le cascate di Laughing Waters, le cui acque attualmente vengono utilizzate da una centrale idroelettrica

Montego Bay
E' la seconda città più grande dell'isola; il suo nome deriva da Manteca Bay: la baia del lardo. Qui, difatti veniva salato il lardo dei cinghiali che popolavano le foreste circostanti.
Anticamente fu un importante porto per i traffici di zucchero e banane e cominciò a venir frequentata dai viaggiatori solo a partire dagli anni quaranta.
Oggi rappresenta invece la località turistica per eccellenza dell'isola.
In centro si possono ancora ammirare pregevoli edifici georgiani in pietra e in legno, e si possono trovare diversi oggetti d'arte e di artigianato. Qui si può praticare ogni sorta di sport acquatico.
Montego Bay è la località ideale per chi vuole spendere poco godendosi però la sfrenata vita notturna, i negozi e i mercati, oppure per coloro che vogliono trascorrere una settimana a prendere il sole in una località balneare di lusso.
Inoltre è fulcro della musica reggae omaggiata durante il Reggae Sumfest ossia il più importante festival dedicato alla musica di Bob Marley e Peter Tosh.
Nei dintorni della città si trovano numerose piantagioni di canna da zucchero e si possono visitare le great-house: le antiche case padronali dei signori dello zucchero. La più famosa, Rose Hall, abitata un secolo e mezzo fa da Annie Palmer, è oggi un museo.
Alle spalle di Montego Bay si estende il Cockpit Country, un altopiano calcareo di 1300kmq. Anticamente era una delle roccaforti dei Leeward Maroons, i discendenti degli schiavi che nel 1658 gli spagnoli lasciarono sull'isola durante la loro precipitosa fuga dagli inglesi.

Negril
E' la località turistica per eccellenza ed è uno dei pochi luoghi dove si può prendere il sole nudi.
Le strade sono affollate di bancarelle improvvisate che vendono cibo naturale e jerk di maiale, mentre gli artigiani espongono i loro oggetti in legno intagliato direttamente sulla spiaggia.
La spiaggia più lunga del paese è Long Bay che con i suoi 11 km di estensione ospita ristoranti e bar, dove si è soliti riunirsi per le feste notturne con la musica reggae suonata dal vivo.
A Negril è possibile anche praticare lo snorkelling o fare escursioni a sud della città, ad esempio sul River, un fiume dove vivono ancora i coccodrilli, oppure sulle YS Falls vale a dire delle cascate spettacolari, immerse in un vero e proprio giardino di piante secolari, liane e bouganvillee.
Per tutelare l'intero bacino di Negril è stata istituita la Negril Watershed Environmental Protection Area(Area di tutela ambientale del bacino di Negril), la prima area naturale protetta di questo genere in Giamaica.
Questa riserva comprende un parco marino, la zona paludosa della Great Morass a nord e le vicine foreste di mangrovie.

Cockpit Country
E' un altopiano calcareo di 1300 kmq situato nella parte centro-occidentale dell'isola.
La zona è arricchita da collinette coniche e profonde avvallamenti. Il modo più spettacolare per rendersi conto delle dimensioni e della bellezza di questo luogo è fare delle escursioni a bordo di aeroplani leggeri o di elicotteri.
L'altopiano ospita animali allo stato selvaggio, e costituisce una grande tentazione per gli amanti del birdwatching e della natura, o per gli speleologi.
Gran parte dei sentieri sono formati da piste rocciose ricoperte di vegetazione, che si possono percorrere solo aprendosi dei varchi con il machete. Le rocce sono appuntite e le doline sono dappertutto, spesso nascoste da vegetazione secca che può far mancare il terreno sotto i piedi.

Long Bay
Si trova in una delle zone naturali più straordinarie della Giamaica. Il nome si addice a questa baia lunga 1 km e mezzo, caratterizzata da sabbia rosa, acque di un turchese intenso e venti molto leggeri.
È uno dei migliori luoghi dove praticare il surf anche se quando si nuota bisogna fare attenzione alla pericolosa risacca.
Long Bay è perfetta per chi viaggia in modo economico ed è alla ricerca del relax.

Alligator Pond
Collocata ai piedi di una vallata nei pressi di una baia, Alligator Pond è una località isolata rispetto al resto del paese.
Circa 30 km al largo si trovano i Sandy Cays, bassi isolotti, ideali per le immersioni e per fare il bagno nudi.
Lungo la spiaggia ci sono bancarelle che vendono cibo ai pescatori, mentre per dormire si possono trovare delle semplici stanze in affitto.
Alligator Pond è collegata a Kingston tramite un minibus privato, e se ci si trova già negli altipiani centrali ci sono i mezzi di trasporto dai vari paesi.

Treasure Beach
E' il nome sintetico assegnato a quattro piccole insenature che si estendono a sud di Starve Gut Bay, lungo la costa meridionale della Giamaica.
Malgrado la presenza di ville da affittare e di alberghi, la zona è praticamente sconosciuta ai turisti.
Ogni mattina le donne scendono dalle colline per vendere frutta e verdura fresche, mentre i pescatori preparano le loro barche per gettare le reti nelle pescose acque al largo.
Gli sport acquatici non si sono diffusi, anche se le onde sono adatte al body-surfing.
Qui è possibile vedere anche le tartarughe marine che vengono a riva per deporre le uova. I minibus percorrono l'intero tratto di strada tra Montego Bay e Black River, da dove parte un autobus che arriva a Treasure Beach.

Port Antonio
Situato in una regione spettacolare, lontano dai centri turistici più affollati, Port Antonio è un angolo di tranquillità.
Sorge ai piedi delle Blu Mountains, su due baie gemelle di rara bellezza con nel mezzo la verdissima Navy Islands, un tempo proprietà di Errol Flynn.
Al centro della città vi è una chiesa anglicana e il Musgrawe Market ossia il mercato delle pulci e dell'artigianato locale dove è possibile trovare una molteplicità di oggetti.
Negli anni '60 Port Antonio divenne la meta esclusiva del Jet set internazionale, di questo periodo sono rimaste le tracce negli alberghi di lusso e nelle eleganti ville nascoste nella fitta vegetazione tropicale.
Nei dintorni di Port Antonio si trovano delle spiagge e dei luoghi scenografici alcuni dei quali sono diventati famosi in quanto vi sono stati girati diversi film.
La Blue Hole, conosciuta come Blu Lagoon, è tratto di mare in cui il fondale sprofonda per oltre 65 metri dove zampillano alcune sorgenti di acqua minerale dal otere terapeutico.
La Dragon Bay, la bella spiaggia dell'omonimo complesso alberghiero, è uno dei simboli del turismo di Port Antonio; nel centro c'è il bar circolare dove Tom Cruise preparò i drinks nel film ?Cocktail?.
Il fiume principale dell'isola è il Rio Grande che si snoda tra i rilievi montuosi a 1000m d'altezza.

Spanish Town
Detta anche St. Jago de la Vega venne progettata da Diego Colon, figlio di Cristoforo Colombo.
La sua storia è caratterizzata da due periodi coloniali: dal 1534 al 1655 ci fu la colonizzazione spagnola mentre dal 1655 al 1782 l'occupazione inglese.
I primi colonizzatori arrivarono nel 1510 e fondarono la capitale dell'isola, la loro ?Nuova Siviglia?, a St. Ann; vedendo ben presto che il luogo era poco ospitale e per nulla salutare, esplorarono l'isola alla ricerca di un posto migliore, guidati da Pedro Mazuelo.
Giunti nei pressi delle rive del Grande Fiume, ora noto come Rio Cobre, trovarono una vasta pianura che negli anni venne resa accogliente e fertile dagli indigeni Arawaks.
Nel 1534 il Re di Spagna proclamò quest'area capitale della Giamaica col nome di Villa de la Vega.
La città divenne il centro culturale e commerciale dell'isola, grazie ad un'attiva rotta commerciale che la collegava con la Spagna e gli altri territori spagnoli.
Gli spagnoli dominarono la città per circa un secolo, opponendosi ai diversi tentativi di conquista degli altri europei, finendo col cedere però all'ennesimo attacco inglese nel 1655.
Villa de la Vega, chiamata dai nuovi colonizzatori Spanish Town, pur rimanendo un centro importante per l'isola venne privata del titolo di capitale a favore di Port Royal. Nel 1692 riacquistò la sua posizione suprema, nel momento in cui Port Royal venne distrutta da un terremoto, ma riuscì a mantenerla fino al 1872 quando Kingston, per i suoi fiorenti porti e la miglior posizione commerciale, venne decretata capitale dell'isola.
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