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Repubblica Dominicana, la Storia


I primi abitanti della Repubblica Dominicana arrivarono sull'isola intorno al 2600 a.C.
Si trattava di cacciatori-raccoglitori nomadi forniti di utensili in pietra, che hanno lasciato ben poche tracce. Verso il 250 a.C. , un secondo gruppo, arawak, sbarcarono a Hispaniola, ed è stato possibile ricostruire la loro storia grazie alle ceramiche dai caratteristici motivi decorativi, sparse in tutti i Carabi.
Una terza ondata migratoria proveniente dal Venezuela si diffuse nelle Antille circa 2000 anni fa; verso il 700 d.C. occupò la Repubblica Dominicana e la gran parte delle isole circostanti.
La complicata struttura gerarchica di questa società consentiva ai propri membri di specializzarsi in attività quali la pesca, il culto delle divinità, le arti e l'agricoltura.
Questo popolo si autodefinì taíno, termine che nella lingua indigena, aveva il significato di "il buono" o "nobile".

Il 5 dicembre 1492 Cristoforo Colombo sbarcò sull'isola e la battezzò con il nome Hispaniola, Piccola Spagna; l?anno successivo vi ritornò con un migliaio di coloni, pronto a trasformarla nella base di partenza del nuovo impero spagnolo. Naturalmente, il popolo taíno fu messo all'opera per realizzare questo desiderio, e nell'arco di sei anni dall'arrivo di Colombo sull'isola, la popolazione locale era stata drasticamente decimata dalle disumane condizioni di lavoro e dalle malattie portate dagli europei.
Il primo insediamento spagnolo nei pressi di Isabela fu abbandonato nel giro di pochi anni e gli abitanti si trasferirono nella zona dell'attuale Santo Domingo, dove il figlio di Colombo, Diego, cercò di portare avanti il progetto paterno. Quando però l?oro e l?argento furono scoperti in Messico e in Perú , Santo Domingo perse ben presto importanza.

A seguito del saccheggio di gran parte degli insediamenti spagnoli, la Spagna rinunciò alla parte occidentale dell'isola cedendolo alla Francia nel 1697. Grazie alle fatiche di vari patrioti, tra cui Juan Pablo Duarte y Diez, l?isola divenne totalmente indipendente dalla Spagna dall'inizio dell'800. Dal 1821 al 1844 ha subito l?occupazione haitiana.

A partire dal 1861 si sono susseguiti al governo presidenti eletti in maniera democratica. A causa del deficit nel debito estero verso gli Stati Uniti d'America questi ultimi risposero occupando militarmente l'isola. Seguì a questo la dittatura della giunta militare di Rafael Leónidas Trujillo, che durò fino al 1961. Successe a lui, nelle prime elezioni indette dopo l?attentato che costò la vita al tiranno, Juan Bosch Gavino, fondatore del Partido Revolucionario Dominicano (PRD), cresciuto in esilio durante la dittatura. Le sue posizioni, considerate politicamente intollerabili dall'amministrazione statunitense,hanno portato a una seconda invasione militare americana, dopo la quale è stato eletto presidente Joaquín Balaguer Ricardo, che precedentemente era stato un collaboratore del dittatore Trujillo. Balaguer governò in due periodi ossia dal 1966 al 1978 e dal 1984 al1996, dando corpo un regime conservatore, perseguitando i nemici politici, praticando brogli elettorali, permettendo uno stile di corruzione. L'instabilità politica dell'isola ha avuto conseguenze economiche disastrose.
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