Bahamas, la cultura
									 
									
									
Lontano da centri urbani di Nassau e Freeport, influenzati dallo stile di vita 
americano, sopravvive tuttora la cultura tradizionale.
 
Gli usi e i costumi delle isole derivano dalle leggende, dall'arte dei guaritori, 
dalla musica e dalla religione importate dagli schiavi africani. 
 
Qui è  molto  diffuso l'obeah, ossia un insieme di credenze che governa i rapporti tra il mondo dei vivi e 
quello degli spiriti. 
 
Questa è una religione molto simile al vudù di Haiti e alla 
santería di Cuba. Gran parte degli abitanti delle isole, tuttavia, crede nelle 
principali confessioni cristiane, molto spesso si vedono tassisti e impiegati tenere 
la Bibbia sempre a portata di mano. 
 
Tutto ciò che riguarda il rapporto con la Chiesa occupa le prime pagine dei 
giornali, mentre i principali avvenimenti internazionali sono relegati alle 
pagine secondarie. 
 
L'inglese viene parlato da tutti, fatta eccezione per un gruppo di immigrati haitiani 
che parlano il loro dialetto creolo. 
 
Nonostante  le Bahamas non abbiano ancora dato i natali a uno scrittore di fama internazionale e non siano ancora state affermate le arti visive, qui sopravvive una vivace cultura musicale. Molte sono le forme di musica tradizionale, tra cui il goombay, una sintesi di calypso, soca e canzoni folk inglesi, e il 'rake and scrape' proprio della classe operaia, di solito accompagnato dal suono della chitarra, della fisarmonica e degli shakers ricavati dai baccelli degli alberi di poinciana.
La cucina delle Bahamas è la sintesi  di differenti tradizioni etniche. 
 
Il riso è l'alimento base, di solito consumato con fagioli che sono anche l'ingrediente 
principale di sostanziose minestre, preparate con carne e verdura. 
 
Il riso molte volte viene sostituito con l'insalata di patate. 
Abbondante è il consumo di pesce e frutti di mare, in particolare strombo, 
granchi, aragoste, gamberetti, rombi e tonni. 
 
Tra le carni la preferita è quella di pollo. 
 
Nei fine settimana, specialmente di sabato, si consuma il souse, una pecora intera 
le cui carni vengono fatte cuocere in acqua salata con succo di lime e pepe.
  
Tra le bevande ricordiamo i succh di frutta e gli alcolici, tra cui vi è la birra 
prodotta in loco e la Kalik, che in virtù della sua bassa gradazione alcolica 
può essere bevuta anche nelle giornate più calde. Il liquore migliore è senz'altro 
il rum, utilizzato per preparare cocktail come il Nassau Royale, aromatizzato alla 
vaniglia.
								 
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